Design e arte a L’Albereta: Happy Frog di Dada Arrigoni incontra Frank Denota

Il 29 e il 30 ottobre, l’incontro è all’ora dell’aperitivo, per fare un cheers con la designer di gioielli Dada Arrigoni, che racconterà come la sua collezione più importante, Happy Frog, abbia ispirato il pittore Frank Denota, artista italo-americano che esplora da anni i confini tra pop art e street art. Nell’elegante villa circondata da statue e giardini va in scena un dialogo tra design e arte, inseguendo i “salti” di un’iconica rana, regina incontrastata di stile.    

ERBUSCO – È in una cornice di assoluta bellezza, a L’Albereta, villa patrizia tra le colline della Franciacorta, che va in scena l’incontro tra le opere della designer italiana Dada Arrigoni e quelle del pittore italo-americano Frank Denota. L’appuntamento è per martedì 29 e mercoledì 30 ottobre, nel Relais & Châteaux tra giardini, vigne e sculture: un’esperienza culturale degna di nota, in un luogo dedicato all’otium e all’arte di vivere.

Il cocktail, in programma alle 19.30, è l’occasione per conoscere Dada Arrigoni, che racconterà la storia di come il suo gioiello più iconico, “Happy Frog”, abbia influenzato le opere di Frank Denota. Sono infatti numerosi i quadri dell’artista che celebrano questo prezioso animale-oggetto, trait-d’union tra l’arte e il design.

Dada, alias Daniela Arrigoni, ha conquistato una platea internazionale con i suoi gioielli, interpretando un modello di femminilità nuova, dinamica e consapevole di sé. Oggetti che ridefiniscono il concetto di eleganza e lusso. La collezione Happy Frog nasce nel 1994: protagonista una rana pronta a spiccare un salto, portatrice di un messaggio di libertà, ironia e creatività fortemente contemporaneo. Se il primo esemplare era in cristallo di rocca, con rana in oro e diamanti, in seguito ne sono stati realizzati in soli diamanti, o in versione colorata e pop, con la base in caraforesi.

Happy Frog ha conosciuto un successo crescente, ed è stata proposta dalla maison Ralph Lauren in versione bracciale limited edition durante il “Pink Hope Gala” di Ginevra nel 2014. Tra un salto e l’altro, la traiettoria della “rana felice” ha incontrato quella di Frank Denota. Newyorkese di nascita, frequentatore in giovanissima età di Andy Warhol, Keith Haring e galleristi come Leo Castelli, ha studiato con attenzione le figure di Mark Rothko e Jackson Pollok. Fondatore del movimento G.A.N.T. (Gallery Artist No Tags) insieme a LAII e Paul Kostabi, ha elaborato uno stile definito dalla critica come “graffitismo-pop”, crossover tra Street Art e Pop Art.

È con questi presupposti che si è accostato alla collezione di Dada Arrigoni, trasfigurandola attraverso il filtro della sua creatività. Da questo incontro si è sviluppato un dialogo vibrante di intensità e di ispirazione. Se il design nasce per dare forma al desiderio, l’arte rappresenta l’eccezionalità, la capacità di estraniarsi dal contesto per esprimere l’universale: due sistemi di pensiero che si rigenerano al contatto tra loro, ponendo la base di interessanti contaminazioni.

 

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