Daniele Giovani: il principe milanese degli accessori

Principe si nasce o si diventa? Nel caso di Daniele Giovani, il principe milanese degli accessori, entrambe le cose. L’indole innata per il gusto estetico unita ad un’importante laurea in Design della moda presso il Politecnico di Milano sono soltanto il punto di partenza del suo successo. A Parigi ha svolto corsi di stilismo andando oltre il gusto estetico, affinando la visione delle tendenze fashion internazionali. Ha conseguito una laurea magistrale in strategia e comunicazione della marca, moda e design all’Università IULM, ha frequentato un master in “Design Management” presso lo IED. Sa che lo studio e la ricerca non finiscono mai.

Daniele Giovani ha scelto la via dei dettagli che possono stravolgere un abito, degli accessori di moda femminili (scarpe, borse, bijoux, foulard, cinture, fragranze come il profumo “Perdizione” del brand Nobile 1942).

Ciò che colpisce il giovane imprenditore è l’architettura, la progettualità degli accessori. Da sempre appassionato di moda e architettura che esprimono innovazione e bellezza, Daniele Giovani ha scelto gli accessori per un motivo semplice: riescono ad unire entrambe le forme di espressione estetica.

Daniele Giovani, il principe milanese degli accessori, è un fashion buyer

La Boutique fondata nel 2014 da Daniele Giovani a Milano lo vede impegnato nel ruolo di fashion buyer. Attraverso un accurato studio e ricerca costante dei trend stagionali, seleziona articoli da vari brand, va in cerca di creazioni innovative, sperimentazioni stilistiche, soluzioni di moda inedite e raffinate.

Punta fortemente sul made in Italy, tra design e artigianalità, un mix potente in grado di curare il dettaglio nei minimi particolari per rendere l’accessorio originale, di carattere.

Daniele Giovani cerca la sinuosità, il pregio dei materiali, la purezza delle linee in ogni accessorio che gli passa tra le mani. Seleziona accessori femminili pregiati da brand italiani noti e di nicchia tra cui Orciani, Vic Matié, Antonio Marras, Caterina Lucchi, Giorgio Fabiani, Greymer ed altri ancora. In collaborazione con Nobile 1942, il principe milanese degli accessori ha realizzato il profumo “Perdizione”.

Sono tre gli elementi essenziali della sua caccia al tesoro italiano: design, tradizione artigianale e sperimentazione. Tre elementi che diano vita ad un lusso ‘delicato’ destinato ad uno shopping esclusivo che ha il sapore dell’esperienza, che necessita di relazione, suggerimenti ed assistenza alle clienti. Con la sua boutique Giovani si oppone alla delocalizzazione ed al trasferimento verso Paesi esteri di investimenti destinati all’innovazione produttiva. Questo luogo di shopping esperienziale ha un alter ego virtuale anche per il fashion buyer, uno shop online capace di raggiungere una clientela globale.

Gli accessori comunicano la propria identità

Gli accessori sono molto importanti per definire il look e comunicare la propria identità. Rendono unici. Il dettaglio esprime la volontà di comunicare il vero sé, molto più libero di un abito, da cercare nei particolari.

Sono gli occhiali colorati, la borsa griffata o la sciarpa rossa attorno al collo a rivelare l’identità (personale, sociale, appartenente ad un luogo). Mantenendo lo stesso abito, basta togliere i décolleté dal tacco medio e sostituirli con sandali dal tacco altissimo e gioielli vistosi per trasformare il nostro look o ruolo. Gli accessori soddisfano la voglia di lusso.

Anche i profumi sono accessori, si indossano e non si vedono ma si sentono. Sono accessori immateriali che portano la firma della propria personalità.

Il profumo “Perdizione” e la collaborazione con Nobile 1942

Le clienti di Daniele Giovani sono donne sofisticate che, pur seguendo le tendenze, vogliono distinguersi. L’accessorio nasce per questo, per distinguersi, dalle scarpe alle borse, dal foulard al profumo.

La fragranza “Perdizione” realizzata in collaborazione con Nobile 1942 rispecchia lo spirito della boutique Daniele Giovani Milano e delle sue clienti. E’ un profumo intenso per donne di carattere che rifiutano l’anonimato. E’ facile ‘perdersi’ tra le note seduttive della vaniglia, fiori d’arancio, neroli, ylang ylang. Il nome “Perdizione” è ispirato alla monaca di Monza del Manzoni.

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