Champagne Dom Pérignon P2 e P3

Quando si parla di lusso, lo Champagne Dom Pérignon è una dei riferimenti enologici più semplici. Dom Pérignon è prodotto da Moet Chandon ed è parte del più grande gruppo del lusso al mondo, parliamo infatti di LVMH all’interno della cui galassia troviamo 75 brand tra i più prestigiosi al mondo.

Dom Pérignon ha visto una crescita in prestigio e costi da primo della classe, imponendosi per riconoscibilità e fascino come pochi altri champagne. I dati che abbiamo verificato in Enosearcher, nella sezione dedicata a Dom Pérignon non lasciano dubbi, prezzi in crescita e disponibilità limitata nel corso degli ultimi due anni; ecco quindi la ricetta di questo successo.

La bontà del prodotto, in termini di qualità e matrimonio con il gusto del pubblico non è mai messa in dubbio, uno champagne di ottima qualità con diverse leve di crescita ulteriore nel prossimo futuro.

 

In senso generale, quando si pensa allo Champagne Dom Pérignon si fa riferimento al Vintage, che è la versione base millesimata prodotta dalla maison, ma non lasciatevi ingannare dal termine “base”, siamo di fronte ad un pezzo da 90 della spumantistica francese. La maison, per soddisfare i bisogni delle aree più ricche del pianeta e i palati degli appassionati più esigenti, produce anche versione più complesse e ricercate di champagne, come il P2 e P3. Nomi inconfondibili e facili da pronunciare, il P2 ed il P3 sono le due versioni più prestigiose della maison, prodotte utilizzando la stessa cuvée con cui si produce il Vintage, ma a differenza di questo, sono fatti ripostare ed affinare in cantina per molti anni, anche 30! Sotto l’occhio attento dello chef de cave Vincent Chaperon, l’enologo per usare un termine italiano, queste due prestigiose etichette di Dom Pérignon possono evolvere ed affinare per permettere di godere di una bevuta di livello spaziale. Le classiche note di crosta di pane, tipiche del metodo classico con affinamento sui lieviti, si elevano di potenza e complessità affiancandosi a sentori più balsamici e scuri.

Dom Pérignon P2 e P3 non temono l’abbinamento con i cibi più succulenti e ricercati, anche se a mio parere dovrebbero essere degustati in solitaria, in pacifica contemplazione e profonda meditazione.

 

Per un prestigioso regalo di Natale, Dom Pérignon Vintage è il top, e i 250 euro di media non lasciano dubbi. Quando si approccia un P2, superata la prima difficoltà nel trovarlo, ci si deve confrontare con un prezzo nettamente superiore. P3? Difficilissimo da trovare e costoso quasi come metà stipendio medio.

La meraviglia negli occhi degli appassionati di champagne quando si incrocia lo sguardo con una bottiglia di Dom Pérignon è visibile, così come la salivazione aumentata a dimostrazione di quanto sia bella e gratificante l’esperienza della bevuta di un sorso di questo leggendario champagne.

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